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Sono ufficialmente aperte le iscrizioni all'Associazione L'Argine Maestro per il 2022 Chi fosse interessato può inviarci una mail o contattare direttamente il Presidente dell'Associazione: Daniele Daolio
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Ritagli STAMPAEnizia così l'evidenza che ci riguardaVenerdì scorso, all'ombra di un elemento architettonico di prestigio come l'esedra con colonne del Settecento si è svolta la presentazione di una nuova pubblicazione della serie "L'ARGINE MAESTRO" curata dall'omonima associazione. [...] da: La Gazzetta di Reggio del 14 giugno 2022 -------------------------------------------------------------------------------------------------------------- L'argine Maestro racconta la BassaChi abita vicino al Po è abituato alla corrente e ci convive: sa che qualche volta porta sollievo e altre volte fa paura, ma è quasi certo che il Fiume, anche nei momenti di rabbia, starà lontano dalle case, dietro la solida difesa degli argini. Da vari mesi, tuttavia, L’Argine Maestro ha assunto anche un’altra forma, per proteggere le terre basse del Po da un’altra corrente: quella del tempo che scorre troppo veloce e dell’oblio che cancella i ricordi.
L’Argine Maestro è prima di tutto un’associazione culturale, nata nel 2008 per una convergenza di idee tra persone di interessi, cultura e professioni diverse. Alla base del gruppo, il desiderio autentico di preservare la cultura della Bassa dall’erosione del tempo, mettendo in comune le memorie e le testimonianze e proponendo iniziative rivolte a tutti i curiosi di queste terre, per aiutarli a “conservare”: sono nati il sito dell’associazione (arginemaestro.org) e un blog (associazionearginemaestro.blogspot.com) ricco di appuntamenti e spunti di riflessione, il gruppo ha organizzato alcuni incontri e momenti di condivisione e ha concepito idee per coinvolgere attivamente il territorio, a partire dalla raccolta di testimonianze (scritti, audio, video) di persone ancora in vita. Da una di queste idee è nata la pubblicazione intitolata L’Argine Maestro, riscuotendo grande interesse da parte dei lettori. Gli intenti alla base del progetto sono gli stessi dell’associazione, anche se il pubblico è potenzialmente più ampio: far conoscere o far riemergere un patrimonio inestimabile di ricordi, esperienze, immagini, sensazioni, imprimerlo su carta e mettendolo a disposizione di tutti. Quel patrimonio è davvero ricchissimo: vi rientrano la storia e le tracce archeologiche, le tradizioni rurali, i fabbricati e le case, i paesaggi, le tradizioni, i mestieri e i loro strumenti; hanno pieno diritto di cittadinanza anche i giochi di infanzie passate, i sapori delle nostre tavole (che resistono, ma non tutti e non dappertutto), il calore dei dialetti, gli animali fantastici di una mitologia legata al territorio, i libri e i musei che raccontano un punto di vista particolare del mondo del Fiume. Tutti elementi che, messi insieme, compongono un’immagine fedele dell’identità della gente nata e cresciuta nella Bassa. Dopo «L’esordio» ad aprile, L’Argine Maestro è tornato da pochi giorni nelle edicole e nelle librerie con «L’appendice», per condividere altre storie di queste terre. Hanno raccolto questa sfida alcune persone, tra soci e amici dell’associazione: alcuni scrivono per professione (ci sono scrittori come Giuseppe Pederiali e Gabriele Franceschi, nonché diversi giornalisti), altri per diletto, ma ciascuno è ben fornito di passione, di occhi per guardare e di voglia di raccontare.,,Non c’è nessuna operazione nostalgica in tutto questo, nessuna voglia di esaltare il passato a tutti i costi: c’è piuttosto l’esigenza di non disperdere quel patrimonio che merita di essere consegnato a chi è nato dopo o ancora deve nascere e l’unico modo per farlo è mettere a disposizione di tutti ciò che si è salvato. L’Argine Maestro fa la sua parte, con un centinaio di pagine in formato maneggevole, ricche di interviste, ricordi, esperienze e soprattutto immagini significative, che illustrano a dovere le storie di volta in volta raccontate: un piccolo tassello per ricostruire, passo dopo passo, il mosaico della Bassa.
dal 52° numero di: Guastalla 2011 ______________________________________ Anche il magazine on line ReggioNelWeb rilancia l'informazione dell'uscita in edicola del nuovo appuntamento con L'Argine Maestro.
ReggioNelWeb.it 6/12/2011 ______________________________________
Torna in edicola la Bassacon “L’Argine Maestro”Dedicato ai mestieri sopravvissuti, ai luoghi da conservare, alle persone da non dimenticare
Torna in edicola L’Argine Maestro, la pubblicazione curata dall’associazione omonima (presieduta da Daniele Daolio), nata per cercare di salvare il patrimonio inestimabile di storie, luoghi, sapori e ricordi prodotti fin qui dalle terre basse del Po, raccogliendo testimonianze e mettendole a disposizione delpubblico. Dopo “L’esordio” dell’Argine, uscito in aprile, ora i curiosi e gli appassionati della Bassa possono sfogliare “L’appendice”, altre cento pagine ricche di mestieri di un tempo sopravvissuti, luoghi da conservare, occasioni per vivere il Fiume, segni di un passato da riscoprire, storie di nobili passati e di persone quotidiane. Le prime copie sono state distribuite nei giorni scorsi a Guastalla, durante la fiera di Santa Caterina, ma saranno presto disponibili in tutte le edicole della Bassa reggiana e mantovana. La pubblicazione riunisce contributi di varia autori, coordinati dal giornalista Gabriele Maestri: vi si trovano, ad esempio, personaggi imperdibili, come “la Maria”, impagliatrice di sedie di sponda mantovana che non dimostra affatto i suoi 90 anni, oppure il “barbiere naif” di Lentigione Sergio Bianchi Ballano. C’è spazio per parlare di monumenti (come il Ferrante Gonzaga di Leone Leoni a Guastalla) o luoghi storici, da valorizzare (ciò che resta del complesso monastico di Campagnola) o restituiti alla vita grazie all’impegno di volenterosi, come il Teatro Sociale di Gualtieri. L’Argine Maestro ripercorre la storia di personaggi del passato (la breve vita di Filippo Alfonso Gonzaga) ed epopee più recenti, come quella di alcuni pionieri della motonautica sul Po; propone interessanti studi legati all’epoca romana e, attraverso la narrazione, restituisce uno spaccato di vita quotidiana delle infaticabili donne di campagna o degli scolari dell’epoca fascista. Nella pubblicazione c’è anche uno spazio dedicato a Umberto Bonafini, già direttore del Giornale di Reggio (e prima ancora della Gazzetta di Reggio) e scomparso a luglio: lui è rimasto sempre legato al “suo” Fiume e proprio del Po parla il suo articolo, scritto in occasione dell’ultima grande piena, nel 2000. Non manca infine uno sguardo alla Bassa mantovana e alla buona cucina, il tutto supportato da immagini di grande qualità.
da: Gazzetta di Reggio 5 dicembre 2011 _________________________________________________________
da: Giornale di Reggio venerdì 2 dicembre 2011
La pubblicazione Cento pagine di storie, luoghi e memorie delle terre del Po, da preservare dal tempo L’Argine Maestro narra la BassaTra gli articoli, anche un ricordo del nostro ex direttore Umberto Bonafini
da: Giornale di Reggio martedì 29 novembre 2011
L’Oltrepò, come tutte le terre del Fiume, è ricco di segni, storie e testimonianze di un mondo unico, che si è sviluppato per secoli intorno alla via d’acqua più importante d’Italia: quelle tracce rischiano di essere cancellate dal tempo, ma meritano di essere salvate, narrate e rese disponibili a tutti gli interessati. È questo lo scopo con cui è nato «L’Argine Maestro», una pubblicazione che vuole offrire il primo tassello di un mosaico ambizioso, quello della memoria che si cerca di conservare. L’idea è nata all’interno di un’associazione che porta lo stesso nome: il gruppo, nato a Guastalla in terra reggiana, riunisce vari appassionati del Po e del suo mondo: «Sentiamo forte il bisogno di preservare, di capire, di evitare l’oblio e di trasmettere ai nostri figli frammenti importanti della cultura dei nostri padri – spiega il presidente Daniele Daolio – Alla base della nostra identità c’è un patrimonio enorme che non possiamo permetterci di perdere». «L’Argine Maestro», nelle sue pagine, ospita mestieri antichi, racconti di esperienze significative (come il «premio Suzzara», che si può ripercorrere tuttora attraverso la sua galle-ria), narratori di prestigio come Giuseppe Pederiali e immagini di sicuro impatto. La pubblicazione, disponibile nelle edicole (per informazioni, www.arginemaestro.org), punta a suscitare l’interesse di altri appassionati del Fiume che, magari, vogliano diventare a loro volta narratori delle storie del Po: in questo modo, il progetto potrebbe
da: l’Oltrepò Mantovano 2 aprile 2011
da: L'INFORMAZIONE 10 aprile 2011
L'Argine Maestro, nasce a Guastalla una nuova associazione culturale
«L'Argine Maestro»: uno scrigno di ricordiLo scopo è non disperdere il patrimonio culturale della Bassa GUASTALLA. Nelle edicole e nelle librerie della Bassa reggiana e mantovana arriva una pubblicazione nuova, proposta da E. Lui editore. Il titolo, «L'Argine Maestro», vuole essere un biglietto da visita, un programma e una sfida. «L'Argine Maestro è prima di tutto un'associazione culturale, nata nel 2008 per una convergenza di idee tra persone di interessi, cultura e professioni diverse - spiega il presidente dell'associazione, Daniele Daolio - a favorire la nascita del gruppo, il desiderio autentico di preservare la cultura della Bassa dall'oblio, mettendo in comune le memorie e le testimonianze, ma anche proponendo iniziative rivolte a tutti i curiosi delle terre basse del Po, per aiutarli a "conservare"». L'associazione si è così dotata di un sito istituzionale e di un blog costantemente aggiornato, ha organizzato alcuni incontri e momenti di condivisione e ha concepito alcune idee che potessero coinvolgere il territorio, a partire dalla raccolta di testimonianze. La pubblicazione intitolata «L'Argine Maestro» nasce in quel contesto. «Gli intenti - sottolinea il direttore Gabriele Maestri - sono gli stessi dell'associazione, anche se proposti ad un pubblico potenzialmente più ampio: far conoscere o far riemergere un patrimonio inestimabile di ricordi, esperienze, immagini, sensazioni e cercare di proteggerlo dall'oblio e dall'indifferenza, attraverso la conoscenza e la condivisione». Il patrimonio è davvero ricchissimo: vi rientrano la storia e le tracce archeologiche, le tradizioni rurali, i fabbricati e le case, i paesaggi, le tradizioni, i mestieri e i loro strumenti; hanno pieno diritto di cittadinanza anche i giochi di infanzie passate, i sapori delle nostre tavole (che resistono, ma non tutti e non dappertutto), il calore dei dialetti, gli animali fantastici di una mitologia legata al territorio, i libri e i musei che raccontano un punto di vista particolare del mondo del Fiume. Tutti elementi che, messi insieme, compongono un'immagine fedele dell'identità della gente nata e cresciuta nella Bassa. C'è un po' di tutto questo nelle 96 pagine che portano lo stesso nome dell'associazione: l'argine maestro è una presenza emblematica delle nostre terre, un riferimento che non viene meno, ma è soprattutto una difesa dalla forza dell'acqua. «L'Argine Maestro, in fondo, si propone di difendere la ricchezza della cultura della Bassa da un'altra corrente - precisa Maestri - quella del tempo che, scorrendo alla velocità frenetica cui siamo abituati, rischia di erodere poco alla volta quanto ancora rimane di un passato neanche troppo remoto». Hanno scelto di raccogliere questa sfida alcune persone, tra soci e amici dell'associazione: alcuni scrivono per professione (ci sono scrittori come Giuseppe Pederiali e Gabriele Franceschi, nonché diversi giornalisti), altri per diletto, ma ciascuno è ben fornito di passione, di occhi per guardare e di voglia di raccontare. «Nessuna operazione nostalgica, nessuna esaltazione del passato a tutti i costi o fine a se stessa - tiene a precisare Daolio - a chi sale sull'Argine non interessa. Si avverte piuttosto l'esigenza di non disperdere quel patrimonio di cui si è detto, per poterlo consegnare a chi è nato dopo o ancora deve spuntare: alcuni elementi sono già stati persi o rischiano di esserlo presto, per cui non basta conservare, ma occorre mettere a disposizione di tutti ciò che si è salvato». L'Argine Maestro ci prova, con un centinaio di pagine ricche di interviste, ricordi, esperienze e soprattutto immagini significative, che illustrano le storie di volta in volta raccontate. Da ultimo, la pubblicazione che esce ora non dovrebbe essere un episodio isolato, bensì un esordio. L'associazione vorrebbe che L'Argine Maestro diventasse quanto prima una vera rivista: occorrerebbe che più persone, non necessariamente iscritte all'associazione, accettassero di mettersi in gioco, permettendo così alla Bassa di raccontarsi a lungo. da: GAZZETTA DI REGGIO 10 aprile 2011
da: il Giornale di Reggio 10 aprile 2011
Un libro per raccontare storia e tradizioni della BassaSi chiama L’Argine Maestro ed è stato scritto per tenere vivo il patrimonio di ricordi, esperienze, immagini e sensazioni legati alla terra del Po Nelle edicole e nelle librerie della Bassa reggiana e mantovana arriva una pubblicazione nuova: il suo titolo, L’Argine Maestro, vuole essere un biglietto da visita, un programma e una sfida.
da: www.reggionline.com 10 aprile 2011
L'Argine Maestro: la Bassa reggiana si racconta in una sfida editoriale.Ma è solo l'esordio...Gli obiettivi dell'Associazione L'Argine Maestro raccolti in libro “Per far conoscere un patrimonio inestimabile di ricordi, esperienze, immagini, sensazioni proteggendolo dall’oblio e dall’indifferenza, attraverso la conoscenza e la condivisione». 96 pagine di passione e amore per la nostra Bassa. Nelle edicole e nelle librerie della Bassa reggiana e mantovana arriva una pubblicazione nuova: il suo titolo, L’Argine Maestro, vuole essere un biglietto da visita, un programma e una sfida. «L’Argine Maestro e` prima di tutto un’associazione culturale, nata nel 2008 per una convergenza di idee tra persone di interessi, cultura e professioni diverse – spiega il Presidente dell’associazione, Daniele Daolio – A favorire la nascita del gruppo, il desiderio autentico di preservare la cultura della Bassa dall’oblio, mettendo innanzitutto in comune le memorie e le testimonianze, ma anche proponendo iniziative rivolte a tutti i curiosi delle terre basse del Po, per aiutarli a “conservare”.» L’associazione si e` cosi` dotata di un sito istituzionale e di un blog costantemente aggiornato (ricco di appuntamenti e spunti di riflessione), ha organizzato alcuni incontri e momenti di condivisione e ha concepito alcune idee che potessero coinvolgere attivamente il territorio, a partire dalla raccolta di testimonianze (scritti, audio, video) di persone ancora in vita. La pubblicazione intitolata L’Argine Maestro nasce proprio in quel contesto. «Gli intenti alla base del progetto – sottolinea il direttore Gabriele Maestri – sono gli stessi dell’associazione, anche se proposti a un pubblico potenzialmente piu` ampio: far conoscere o far riemergere un patrimonio inestimabile di ricordi, esperienze, immagini, sensazioni e cercare di proteggerlo dall’oblio e dall’indifferenza, attraverso la conoscenza e la condivisione.» Il patrimonio e` davvero ricchissimo: vi rientrano la storia e le tracce archeologiche, le tradizioni rurali, i fabbricati e le case, i paesaggi, le tradizioni, i mestieri e i loro strumenti; hanno pieno diritto di cittadinanza anche i giochi di infanzie passate, i sapori delle nostre tavole (che resistono, ma non tutti e non dappertutto), il calore dei dialetti, gli animali fantastici di una mitologia legata al territorio, i libri e i musei che raccontano un punto di vista particolare del mondo del Fiume. Tutti elementi che, messi insieme, compongono un’immagine fedele dell’identita` della gente nata e cresciuta nella Bassa. C’e` un po’ di tutto questo nelle 96 pagine che portano lo stesso nome dell’associazione: l’argine maestro e` una presenza emblematica delle nostre terre, un riferimento che non viene meno, ma e` soprattutto una difesa dalla forza dell’acqua. «L’Argine Maestro, in fondo, si propone di difendere la ricchezza della cultura della Bassa da un’altra corrente – precisa Maestri – quella del tempo che, scorrendo alla velocita` frenetica cui siamo abituati, rischia di erodere poco alla volta quanto ancora rimane di un passato neanche troppo remoto.» Hanno scelto di raccogliere questa sfida alcune persone, tra soci e amici dell’associazione: alcuni scrivono per professione (ci sono scrittori come Giuseppe Pederiali e Gabriele Franceschi, nonche´ diversi giornalisti), altri per diletto, ma ciascuno e` ben fornito di passione, di occhi per guardare e di voglia di raccontare. «Nessuna operazione nostalgica, nessuna esaltazione del passato a tutti i costi o fine a se stessa – tiene a precisare Daolio – a chi sale sull’Argine non interessa. Si avverte piuttosto l’esigenza di non disperdere quel patrimonio di cui si e` detto, per poterlo consegnare a chi e` nato dopo o ancora deve nascere: alcuni elementi sono gia` stati persi o rischiano di esserlo presto, per cui non basta conservare, ma occorre mettere a disposizione di tutti cio` che si e` salvato.» L’Argine Maestro ci prova, con un centinaio di pagine in formato maneggevole, ricche di interviste, ricordi, esperienze e soprattutto immagini significative, che illustrano a dovere le storie di volta in volta raccontate. Da ultimo, la pubblicazione che esce ora non dovrebbe essere un episodio isolato, bensi` un «esordio», come sta scritto anche sul dorso dei volumi. L’associazione vorrebbe che L’Argine Maestro diventasse quanto prima una vera rivista (con periodicita` da definire): occorrerebbe che piu` persone, non necessariamente iscritte all’associazione, accettassero di mettersi in gioco, permettendo cosi` alla Bassa di raccontarsi a lungo. da: ReggioNelWeb.it n. 409 del 12/04/2011
da: Gazzetta Del Po n°16 del 23 aprile 2011
da: La Libertà 16 aprile 2011
da: Il Giornale Di Reggio del 8 maggio 2011
da: La Libertà del 7 maggio 2011
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Giovedi, 21 Novembre 2024
L'Argine Maestro Presidente Vicepresidente |