storia
arte
ambiente
cultura
locale
dialetto
bassa-reggiana
testimonianze
archeologia
prodotti
del
territorio
Sono ufficialmente aperte le iscrizioni all'Associazione L'Argine Maestro per il 2022 Chi fosse interessato può inviarci una mail o contattare direttamente il Presidente dell'Associazione: Daniele Daolio
Tutti i giorni, vai sul Blog L'Argine Maestro,
l'aggregatore di notizie,
stimolazioni intellettuali, riflessioni,
segnalazioni e interessanti spunti
per meglio conoscere e comprendere
il territorio Basso-Padano.
|
Archivio NewsInedito Pederiali pubblicato dall’ArgineMartedi, 11 Giugno 2013, 12:15
REGGIO. L’ultimo testo del grande scrittore modenese Giuseppe Pederiali, scomparso il 3 marzo scorso, è pubblicato da una rivista reggiana. Si tratta de “L’Argine maestro” rivista della Bassa diretta da Gabriele maestri che pubblica di Pederiali il testo “Santi e Madonne della Padania felix”. L’autore di testi molto noti come “Il tesoro del Bigatto” e “I ragazzi di Villa Emma”, in questo suo ultimo testo analizza i suoi territori, quelli che l’hanno visto nascere e crescere prima del trasferimento a Milano dove poi è scomparso. Il testo si apre così: «Sulla strada per Levizzano Rangone, ai margini della via Spagna sorge una maestà, una di quelle minuscole cappelle votive che ancora si incontrano numerose nelle campagne». Pederiali del resto era in contatto con gli autori della rivista, tanto da regalare agli editori nel corso degli ultimi tre anni due suoi racconti. L’ultimo appunto è quello ora disponibile. La rivista reggiana intitola la sua terza uscita “La Bassa, un set naturale”, ricordando un imminente film dedicato all’artista Antonio Ligabue che avrà il medesimo titolo. Su quest’ultimo volume gli autori narrano la la vicenda personale di personaggi caratteristici che non ci sono più come il guastallese Piròl o ancora attuali come il pastore che abita la golena del Po o l’arrotino che un tempo fu pugile di fama. Prima che se ne perda per sempre la memoria si racconta anche della fabbrica dei cappelli di paglia tradizionali di Luzzara. La storia passa attraverso i carbonari del Risorgimento al tempo di Maria Luigia, ma anche attraverso le corti rurali abbandonate, i caselli per il formaggio e le loro straordinarie architetture o ancora il rocchetto-trattore che i bambini costruivano fino a qualche decennio fa. Momenti di vita che merita di essere ricordata è quella che segnava l’isola detta “Degli Internati” a Gualtieri, del cinema Centrale di Guastalla, delle risaie a Santa Vittoria.
da: GAZZETTA DI REGGIO 09 giugno 2013
|
Sabato, 23 Novembre 2024
L'Argine Maestro Presidente Vicepresidente |